Nuove regole europee in materia di default

Dal 1° Gennaio 2021 Gruppo Cassa Centrale applica le nuove regole europee in materia di classificazione della clientela inadempiente.

Introdotta dall’Autorità Bancaria Europea per uniformare i comportamenti degli istituti di credito dei paesi dell’UE, la nuova normativa stabilisce criteri e modalità più restrittive in materia di classificazione a default rispetto a quelli finora adottati.

Conseguenze delle nuove regole

Con le nuove regole, dal 1° gennaio 2021, anche solo uno sconfinamento di conto corrente, al di sopra delle nuove soglie stabilite per le persone fisiche, le PMI e le imprese, può comportare il passaggio a default di tutte le tue esposizioni nei confronti del Gruppo CCB e potrebbe rendere più difficile l’accesso al credito e la concessione di nuovi finanziamenti.

 

Il suo Gestore e/o la sua Filiale sono a completa disposizione per darle il massimo supporto in questa importante fase di cambiamento, per fornirle chiarimenti sulle novità normative e per individuare le soluzioni che meglio rispondono alle sue esigenze.

PRINCIPALI NOVITÀ

CONTESTO NORMATIVO

Dal 1° gennaio 2021 il Gruppo Cassa Centrale applica le nuove regole europee in materia di classificazione di un cliente inadempiente rispetto a un credito concesso dalla banca (cosiddetto "default"), declinate dall'Autorità Bancaria Europea (EBA) nella seguente normativa di riferimento e recepite a livello nazionale dalla Banca d’Italia:

  • Regolamento dell’Unione Europea del 26 giugno 2013 – n° 575 – art. 178 - introduce specifiche disposizioni sul default di un debitore
  • Regolamento delegato dell’Unione Europea n. 171 del 19 ottobre 2017 - definisce i criteri per fissare la soglia di rilevanza, a cui si dovranno attenere le autorità di vigilanza
  • Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 - definizione di Piccola e Media Impresa
  • Linee Guida EBA/GL/2016/07 - Orientamenti EBA sull’applicazione della definizione di default ai sensi dell’articolo 178 del regolamento (UE) n. 575/2013

La nuova disciplina, nota come “Nuova Definizione di Default”, stabilisce criteri e modalità più stringenti rispetto a quelli a oggi in uso, con l’obiettivo di armonizzare le regole a livello comunitario.