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Conto economico riclassificato1
(Importi in milioni di Euro) | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione | Variazione % |
---|---|---|---|---|
Margine di interesse | 1.385 | 1.245 | 140 | 11,2% |
Commissioni nette | 717 | 657 | 60 | 9,1% |
Dividendi | 3 |
2 |
1 | 50,0% |
Ricavi netti dell'attività di negoziazione | 230 | 359 | (129) | (35,9%) |
Margine di intermediazione | 2.335 | 2.263 | 72 | 3,2% |
Rettifiche/riprese di valore nette | (526) | (616) | 90 | (14,6%) |
Risultato della gestione finanziaria | 1.809 | 1.647 | 162 | 9,8% |
Oneri di gestione* | (1.628) | (1.556) | (72) | 4,6% |
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (34) | (56) | 22 | (39,3%) |
Altri proventi (oneri) | 226 | 235 | (9) | (3,8%) |
Utile (Perdita) dalla cessione di investimenti e partecipazioni | (6) | - | (6) | n.s |
Risultato corrente lordo | 367 | 270 |
97 |
35,9% |
Imposte sul reddito | (36) | (25) | (11) | 44,0% |
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi | 2 | - | 2 | n.s |
Risultato netto di pertinenza della Capogruppo | 333 | 245 | 88 | 35,9% |
1 Al fine di fornire una migliore rappresentazione gestionale dei risultati, i dati economici riclassificati differiscono dagli schemi di Bilancio previsti ai sensi della Circolare Banca d’Italia 262 del 2005, 7° Aggiornamento.
Stato patrimoniale riclassificato1
(Importi in milioni di Euro) | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione | Variazione % |
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ATTIVO | ||||
Cassa e disponibilità liquide | 895 | 823 | 72 | 8,8% |
Esposizioni verso banche | 3.533 | 2.463 | 1.070 | 43,4% |
Esposizioni verso clientela | 46.117 | 43.633 | 2.484 | 5,7% |
- di cui al fair value | 284 | 288 | (4) | (1,4%) |
Attività finanziarie | 37.235 | 36.812 | 423 | 1,2% |
Partecipazioni | 64 | 75 | (11) | (14,7%) |
Attività materiali e immateriali | 1.328 | 1.352 | (24) | (1,8%) |
Attività fiscali | 778 | 849 | (71) | (8,4%) |
Altre voci dell'attivo | 1.200 | 790 | (410) | 51,9% |
Totale attivo | 91.150 | 86.797 | 4.353 | 5,0% |
PASSIVO | ||||
Debiti verso banche | 16.611 | 17.438 | (827) | (4,7%) |
Raccolta diretta | 65.123 | 60.435 | 4.688 | 7,8 % |
- Debiti verso la clientela | 61.388 | 55.447 | 5.941 | 10,7% |
- Titoli in circolazione | 3.735 | 4.988 | (1.253) | (25,1%) |
Altre passività finanziarie | 33 | 81 | (48) | (59,3%) |
Fondi (Rischi, oneri e personale) | 473 | 469 | 4 | 0,9% |
Passività fiscali | 58 | 81 | (23) | (28,4%) |
Altre voci del passivo | 1.876 | 1.572 | 304 | 19,3% |
Totale passività | 84.174 | 80.076 | 4.098 | 5,1% |
Patrimonio di pertinenza di terzi | 1 | 1 | - | 0,0% |
Patrimonio netto del Gruppo | 6.975 | 6.721 | 254 | 3,8% |
Patrimonio netto consolidato | 6.976 | 6.722 | 254 | 3,8% |
Totale passivo e patrimonio netto | 91.150 | 86.797 | 4.353 | 5,0% |
1Al fine di fornire una migliore rappresentazione gestionale dei risultati, i dati patrimoniali riclassificati differiscono dagli schemi di Bilancio previsti ai sensi della Circolare Banca d’Italia 262 del 2005, 7° aggiornamento.
Gruppo Bancario Cooperativo
Le Banche affiliate rappresentano il core business del Gruppo attraverso la gestione dell’attività bancaria sul territorio
Sintesi al 31 dicembre 2021
Il Gruppo industriale, comprensivo della Capogruppo e delle società che offrono servizi alle Banche affiliate in ambito finanza, credito, assicurativo, ICT, NPLs e gestione del risparmio
Sintesi al 31 dicembre 2021
Banche affiliate
Le Banche affiliate rappresentano la parte più rilevante dell’attivo consolidato del Gruppo Bancario Cooperativo e il punto di forza dello sviluppo attuale e futuro del Gruppo stesso. Le Banche affiliate tradizionalmente operano al fine di favorire lo sviluppo delle comunità e dell’economia locale. Il principio di mutualità, che caratterizza il Credito Cooperativo, permette alle Banche di ricoprire un ruolo fondamentale nel panorama dell’industria bancaria nazionale e di costituire un punto di riferimento importante per le famiglie e le piccole e medie imprese (nel seguito anche “PMI”).
Il Piano Strategico del Gruppo punta allo sviluppo delle relazioni con le famiglie e le PMI valorizzando al meglio la rete territoriale e sfruttando le sinergie, l’ampliamento dell’offerta commerciale e le economie di scala che derivano dall’appartenenza a un Gruppo di rilevanza nazionale.
In linea generale, la struttura delle Banche di Credito Cooperativo riflette la natura di banche territoriali, caratterizzate da un’elevata raccolta dalla clientela derivante dallo storico legame con il territorio di appartenenza, da una prevalenza di impieghi a controparti rappresentate da famiglie e piccole società, da un rapporto impieghi su depositi contenuto che, sotto il profilo della liquidità, riflette la solidità strutturale del Gruppo, e dall’investimento dell’eccesso di liquidità soprattutto in titoli di Stato.
Di seguito viene fornita una rappresentazione sintetica delle principali grandezze economiche e finanziarie aggregate delle Banche affiliate, con focus sulle singole aree territoriali in cui il Gruppo opera.
(Importi in milioni di Euro)
31/12/2021 | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|
Impieghi verso la clientela | Trentino-Alto Adige | Nord Est | Nord Ovest | Centro | Sud e Isole | Totale |
Crediti clientela lordi | 10.784 | 10.401 | 10.377 | 10.667 | 4.776 | 47.005 |
- di cui performing | 10.033 | 9.870 | 9.822 | 10.046 | 4.440 | 44.212 |
- di cui non performing | 751 | 531 | 555 | 621 | 335 | 2.793 |
Rettifiche di valore | 691 | 550 | 507 | 544 | 270 | 2.562 |
Crediti clientela netti | 10.093 | 9.851 | 9.870 | 10.123 | 4.506 | 44.442 |
Il totale dei crediti lordi delle Banche affiliate ammonta, al 31 dicembre 2021, a 47,0 miliardi con una crescita rispetto a fine 2020 pari al 5,1%. La dinamica degli impieghi verso la clientela conferma il trend evolutivo in corso sin dalla costituzione del Gruppo Cassa Centrale. La crescita annua evidenzia l’elevata dinamicità commerciale delle Banche affiliate e riflette, almeno in parte, le misure straordinarie, governative e locali, a sostegno del credito.
L’analisi territoriale del credito erogato conferma come l’operatività delle Banche affiliate sia prevalentemente concentrata nell’area Nord del territorio nazionale, in linea con l’articolazione territoriale degli sportelli del Gruppo Cassa Centrale. Scendendo nel dettaglio delle diverse aree territoriali in cui è articolato il Gruppo si evidenzia un’allocazione omogenea su 4 delle 5 aree, fatta eccezione per l’area Sud e Isole che evidenzia una minor incidenza sui crediti complessivi per effetto della dimensione mediamente ridotta delle singole Banche affiliate presenti in tale territorio.
Nel corso del 2021 la crescita del credito performing delle Banche affiliate risulta complessivamente pari a 2,7 miliardi (+6,6% su base annua), con una marcata crescita in tutte le aree territoriali secondo un range che varia dal +4,5% dell’area Trentino-Alto Adige al +8,0% dell’area Centro.
A livello di controparte, si conferma l’importante esposizione del credito complessivo erogato verso le famiglie e le piccole e medie imprese locali, a dimostrazione del ruolo centrale delle Banche affiliate nel supportare la crescita del territorio e il sostegno a un contesto economico fortemente condizionato dagli effetti dell’emergenza sanitaria Covid-19.
In linea con la strategia del Gruppo Cassa Centrale, è proseguita anche nel 2021 la gestione attiva del credito deteriorato, che ha consentito un’ulteriore riduzione delle masse non performing complessive (-13,7%) con particolare attenzione alla gestione delle sofferenze. A livello complessivo, l’incidenza del credito deteriorato sul credito lordo alla clientela si attesta al 5,9%, riflettendo una dinamica territoriale che varia dal 5,1% dell’area Nord Est al 7,0% del Sud e Isole.
A conferma di una strategia del Gruppo Cassa Centrale particolarmente attenta alla gestione del rischio di credito, e in presenza di una contrazione dello stock complessivo di credito deteriorato, gli accantonamenti sui crediti non performing delle Banche affiliate si attestano al 73%, in forte crescita rispetto al 64% di fine 2020. I livelli medi di copertura delle Banche affiliate si confermano tra i più elevati del sistema bancario nazionale.
(Importi in milioni di Euro)
31/12/2021 | ||||||
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Raccolta |
Trentino-Alto Adige | Nord Est | Nord Ovest | Centro | Sud e Isole | Totale |
Raccolta Complessiva |
23.034 | 19.908 | 22.115 | 19.209 | 7.976 | 92.242 |
Raccolta diretta | 15.305 | 13.558 | 14.635 | 13.286 | 7.040 | 63.824 |
Raccolta indiretta* | 7.729 | 6.350 | 7.481 | 5.923 | 936 | 28.418 |
- di cui Amministrata | 1.768 | 1.402 | 2.508 | 1.482 | 434 | 7.595 |
- di cui Gestita | 5.962 | 4.947 | 4.972 | 4.440 | 502 | 20.823 |
* La raccolta indiretta è espressa a valori di mercato.
La raccolta complessiva delle Banche affiliate risulta pari a 92,2 miliardi (+8,3 miliardi su base annua) confermando l’elevata capacità delle Banche affiliate di attrarre nuovi clienti depositanti e convertire raccolta diretta in indiretta.
La raccolta diretta si attesta a 63,8 miliardi, in crescita di 4,6 miliardi rispetto a fine 2020 (+7,8%), dato che riflette, almeno in parte, la crescente quota di risparmio detenuta dalle famiglie per effetto dell’incertezza economica legata al protrarsi dell’emergenza sanitaria in corso.
La distribuzione della raccolta diretta tra le aree territoriali rispetta proporzionalmente la dinamica descritta in precedenza per le masse di credito ed evidenzia, nel corso del 2021, una maggiore crescita nelle aree del Nord Est, Nord Ovest e Centro, con un incremento superiore all’8%.
Le diverse aree territoriali evidenziano nel rapporto fra impieghi e raccolta uno strutturale avanzo di risorse che determina l’elevato grado di liquidità delle Banche affiliate e del Gruppo Cassa Centrale. L’approccio prudente all’investimento delle risorse raccolte dai depositanti caratterizza storicamente l’operatività delle BCC-CR-RAIKA.
La raccolta indiretta complessiva delle Banche affiliate si attesta a 28,4 miliardi20, in crescita di 3,7 miliardi rispetto a dicembre 2020. L’incidenza della raccolta indiretta sulla raccolta complessiva si attesta al 31%, in crescita rispetto al 29% di fine 2020, a riprova della capacità di spostare raccolta sulla componente indiretta secondo le linee guida di Gruppo, pur in un contesto di forte prudenza della clientela depositante. L’analisi territoriale mostra un’incidenza della raccolta indiretta sulla raccolta complessiva superiore al 30% in tutte le aree, fatta eccezione per l’area Sud e Isole, dove tale rapporto si attesta al 12%.
Analizzando la composizione della raccolta indiretta si conferma la crescita, in termini assoluti e relativi, della componente gestita e assicurativa che sale fino al 73% della raccolta indiretta complessiva, rispetto al 68% di fine 2020.
La dinamica della raccolta indiretta della Banche affiliate, nel corso del 2021, ha registrato una marcata crescita sia del comparto Bancassurance (+16% su base annua), sia del comparto Gestioni Patrimoniali e Fondi (+29%), a fronte di una contrazione dalla raccolta Amministrata che si attesta a 7,6 miliardi (-4,2%).
La forte spinta della raccolta indiretta gestita, in corso sin dalla costituzione del Gruppo Cassa Centrale, si inserisce negli importanti margini di crescita a disposizione delle Banche affiliate rispetto al resto dell’industria bancaria, avendo queste storicamente privilegiato in passato il collocamento di prodotti di raccolta diretta. La crescita è stata guidata e accompagnata da importanti investimenti nella formazione specialistica del personale delle Banche affiliate al fine di aumentare la capacità di offrire a Soci e clienti un supporto consulenziale di livello elevato. Questi investimenti, supportati dall’attenta ricerca da parte delle società del Gruppo Industriale di prodotti adatti a Soci e clienti delle BCC-CR-RAIKA, sta consentendo di colmare progressivamente il gap nei confronti del sistema, mantenendo alta l’attenzione alla qualità del servizio complessivamente offerto al cliente risparmiatore.
(Importi in milioni di Euro)
31/12/2021 | ||||||
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Margini e commissioni |
Trentino-Alto Adige | Nord Est | Nord Ovest | Centro | Sud e Isole | Totale |
Margine di interesse | 320 | 279 | 258 | 303 | 170 | 1.331 |
Commissioni nette | 123 | 137 | 147 | 140 | 60 | 608 |
Margine di intermediazione | 495 | 458 | 451 | 487 | 258 | 2.149 |
Il contributo economico derivante dal margine di interesse si attesta complessivamente per le Banche affiliate a 1.331 milioni, pari al 62% del margine di intermediazione. La crescita rispetto al 2020 si attesta al +11,6% e riflette da un lato la tenuta dell’intermediazione creditizia, pur in un contesto di generalizzata contrazione della resa media del portafoglio crediti, e dall’altro il crescente beneficio derivante dalle operazioni di Rifinanziamento BCE e dal rendimento del portafoglio titoli di proprietà con il maggior contributo dei titoli indicizzati all’inflazione.
Il contributo del margine di interesse alla redditività complessiva si conferma quindi elevato, in linea con l’operatività bancaria prevalentemente tradizionale che caratterizza le Banche affiliate ed il Gruppo nel suo complesso. La fonte principale di reddito rimane la tipica attività di raccolta di risparmio e impiego creditizio fatta sui territori di insediamento delle Banche affiliate.
Le commissioni nette delle Banche affiliate ammontano complessivamente a 608 milioni, in crescita del 9,2% rispetto al 2020, quest’ultimo fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria Covid-19.
Il margine commissionale delle Banche affiliate evidenzia una contribuzione media al margine di intermediazione in area 28%, con un’incidenza territoriale che passa dal 33% del Nord Ovest al 23% del Sud e Isole, in linea con i minori volumi di raccolta indiretta collocati dalle BCC-CR-RAIKA operanti in tale area territoriale.
La dinamica evolutiva del margine di intermediazione delle Banche affiliate (+1,9%) si completa con il contributo derivante dall’attività di negoziazione del portafoglio titoli di proprietà delle Banche affiliate, in calo rispetto al 2020.
Dall’analisi dei ricavi primari delle Banche affiliate risulta sempre più decisiva la capacità di proporre a Soci e clienti servizi in grado di completare l’offerta commerciale e di aumentare la marginalità. Questo percorso di sviluppo è condotto mantenendo una forte attenzione alla tutela dei Soci e dei clienti e nel rispetto dei principi cooperativistici che sono alla base dell’operatività delle Banche affiliate.
1 La raccolta indiretta è espressa a valori di mercato.
Gruppo industriale
Il Gruppo Industriale è rappresentato dalla Capogruppo e dalle società controllate e collegate che operano in diversi ambiti di attività, ossia:
- servizi ICT e back office, con la controllata Allitude S.p.A. (nel seguito anche “Allitude”);
- servizi di leasing, con la controllata Claris Leasing S.p.A. (nel seguito anche “Claris Leasing” o “Claris”);
- servizi assicurativi, con le controllate Assicura Agenzia S.r.l. e Assicura Broker S.r.l. (nel seguito anche “Assicura Agenzia” e “Assicura Broker”);
- servizi di gestione collettiva del risparmio, con la controllata Nord Est Asset Management S.A. (nel seguito anche “NEAM”);
- servizi di credito al consumo, con la controllata Prestipay S.p.A. (nel seguito anche “Prestipay”);
- altri servizi accessori, con le controllate Centrale Credit Solutions S.r.l., Centrale Soluzioni Immobiliari S.r.l., Centrale Casa S.r.l., Claris Rent S.p.A. e Centrale Trading S.r.l..
Di seguito vengono evidenziati i principali aggregati economici e patrimoniali riferiti al Gruppo Industriale al 31 dicembre 2021.
(Importi in milioni di Euro)
Impieghi verso la clientela* |
31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione | Variazione % |
---|---|---|---|---|
Crediti clientela lordi | 1.805 | 1.479 | 326 | 22,0% |
- di cui performing | 1.715 | 1.378 | 337 | 24,5% |
- di cui non performing | 82 | 101 | (19) | (18,6%) |
Rettifiche di valore | 122 | 98 | 24 | 24,7% |
Crediti clientela netti | 1.675 | 1.381 | 294 | 21,3% |
* Dati gestionali che includono tutte le elisioni infragruppo.
Con riferimento agli impieghi verso la clientela, il contributo del Gruppo Industriale riflette, principalmente, le attività di erogazione della Capogruppo e delle società controllate Claris Leasing e Prestipay.
I crediti lordi verso la clientela ammontano complessivamente a 1,8 miliardi, in crescita di 326 milioni su base annua (+22%). La crescita riflette l’espansione del portafoglio crediti della Capogruppo, il consolidamento del portafoglio crediti di Claris Leasing e l’avvio dell’operatività del credito al consumo da parte della neocostituita Prestipay. Si segnala come i crediti da clientela performing includono le esposizioni in margini e default fund verso Cassa di Compensazione e Garanzia legate all’operatività in PCT, che si confermano stabili a 105 milioni su fine 2021.
I crediti non performing si attestano a 82 milioni con una contrazione annua di 19 milioni (-18,6%), grazie alla gestione attiva del portafoglio deteriorato in coerenza con le linee guida del Gruppo Cassa Centrale.
Gli accantonamenti lordi complessivi ammontano a 122 milioni, in crescita rispetto ai 98 milioni di fine 2020. L’incremento, secondo una politica di sana ed attenta gestione, riflette le prudenti coperture sulle posizioni oggetto di moratoria e sulle esposizioni del portafoglio imprese.
Come effetto complessivo, i crediti verso clientela netti del Gruppo Industriale crescono di 294 milioni su base annua (+21%) attestandosi a 1,7 miliardi.
(Importi in milioni di Euro)
Raccolta* |
31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione | Variazione % |
---|---|---|---|---|
Raccolta Complessiva |
8.098 | 7.806 | 292 | 3.7% |
Raccolta diretta | 1.299 | 1.223 | 76 | 6,2% |
Raccolta indiretta** | 6.799 | 6.583 | 216 | 3,3% |
- di cui Amministrata | 4.223 | 4.165 | 58 | 1,4% |
- di cui Gestita | 2.576 | 2.418 | 158 | 6,5% |
* Dati gestionali che includono tutte le elisioni infragruppo.
** La raccolta indiretta è espressa a valori di mercato; i prodotti finanziari ETF sono inclusi nel comparto.
La raccolta complessiva del Gruppo Industriale si attesta a 8,1 miliardi, in crescita di 292 milioni rispetto a fine 2020, con una variazione attribuibile principalmente all’operatività della Capogruppo.
La raccolta diretta cresce di 76 milioni su base annua e si attesta a 1,3 miliardi. Tale crescita riflette l’incremento della liquidità depositata sui conti correnti delle gestioni patrimoniali che risulta solo parzialmente compensato dalle minori esposizioni verso Cassa di Compensazione e Garanzia.
La raccolta indiretta1 si attesta complessivamente a 6,8 miliardi con un contributo di 2,6 miliardi, pari al 38%, derivante dalla componente di risparmio gestito ed un’operatività riconducibile prevalentemente ai prodotti legati alle gestioni patrimoniali. La raccolta amministrata si attesta a 4,2 miliardi, pari al 62% della raccolta indiretta, con operatività rivolta principalmente al mercato obbligazionario.
(Importi in milioni di Euro)
MARGINI E COMMISSIONI* |
31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione | Variazione % |
---|---|---|---|---|
Margine di interesse |
55 | 51 | 4 | 7,3% |
Commissioni nette | 110 | 99 | 11 | 10,1% |
Margine di intermediazione | 185 | 154 | 31 | 20,1% |
* Dati gestionali che includono tutte le elisioni infragruppo e le residuali risultanze economiche delle entità consolidate integralmente diverse dall’accordo di coesione.
La composizione dei ricavi evidenzia la natura del Gruppo Industriale, orientata prevalentemente alla prestazione di servizi. Le Commissioni nette ammontano complessivamente a 110 milioni, mentre il Margine di interesse si attesta a 55 milioni, rappresentando rispettivamente il 59% e il 30% del Margine di intermediazione.
Rispetto all’esercizio precedente, si registra una crescita del Margine di interesse, per circa 4 milioni, e delle Commissioni nette, per 11 milioni; la crescita di queste ultime è riconducibile, principalmente, al perimetro della Capogruppo e della controllata NEAM che, rispetto all’anno precedente, hanno visto crescere le commissioni derivanti dal risparmio gestito. Con riferimento a Cassa Centrale Banca, anche le commissioni relative ai sistemi di pagamento hanno registrato risultati più performanti rispetto al 2020 seppur quest’ultimo sia stato parzialmente condizionato dalle restrizioni legate all’emergenza sanitaria Covid-19.
Complessivamente, il margine di intermediazione evidenzia un incremento del 20% dovuto all’attività di negoziazione del portafoglio titoli di proprietà della Capogruppo che ha portato, nel corso del 2021, alla realizzazione di importanti utili.
1 La raccolta indiretta rappresentata si riferisce alla componente collocata da Cassa Centrale Banca direttamente alla clientela e non include invece la componente collocata attraverso Banche.
Nel corso del 2020 il Governo italiano ha varato importanti provvedimenti legislativi al fine di mitigare gli effetti della pandemia Covid-19 sull’economia. Conseguentemente, il Gruppo Cassa Centrale ha tempestivamente posto in essere tutte le azioni atte a favorire la concessione alla propria clientela dei benefici previsti da tali provvedimenti oltre ad aderire a convenzioni o accordi specifici, fra cui l’Addendum all’Accordo per il credito 2019 promosso dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI).
I provvedimenti e gli accordi di supporto all’economia fondati su moratorie e nuovi finanziamenti garantiti dallo Stato sono stati inizialmente concepiti per una durata limitata al 2020, precisamente fino al 30 settembre 2020.
Se nel corso dell’estate 2020, anche grazie alle aspettative sull’imminente avvio di piani vaccinali a livello nazionale ed europeo, l’emergenza sanitaria pareva orientata verso una progressiva attenuazione, nel corso dell’autunno 2020 si è assistito invece a una ripresa dei contagi con conseguente nuovo peggioramento dei dati sia sui ricoveri ospedalieri sia sulla percentuale dei decessi. Dal punto di vista economico questa riacutizzazione della pandemia non ha comportato periodi di interruzione integrale delle attività economiche, ma dei rallentamenti a geografia variabile, con misure restrittive applicate in maniera diversificata e alternata su base regionale.
In conseguenza di tali evoluzioni, i provvedimenti di sospensione dei pagamenti contenuti nel principale intervento legislativo di sostegno alle attività economiche (D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, convertito in Legge n. 27 del 24 aprile 2020) sono stati prorogati una prima volta fino al 31 gennaio 2021 ad opera del D.L. n. 104 del 14 agosto 2020, convertito in Legge n. 126 del 13 ottobre 2020, e poi fino al 30 giugno 2021 ad opera delle Legge di Bilancio 2021 (Legge n. 178 del 30 dicembre 2020). Infine, con D.L. n. 73 del 25 maggio 2021 la sospensione del pagamento dei mutui, seppur limitata alla sola quota capitale, è stata ulteriormente prorogata fino al 31.12.2021. In questa ulteriore tornata di rinnovo delle agevolazioni, considerata la parziale ripresa dell’economia riconducibile ai buoni risultati della campagna vaccinale, il Gruppo ha registrato richieste di rinnovo delle moratorie per una quota minoritaria dei mutui precedentemente sospesi.
Anche le misure volte ad assicurare nuova liquidità alle imprese mediante l’accesso a finanziamenti garantiti dallo Stato (D.L. n. 23 del 8 aprile 2020, convertito in Legge n. 40 del 5 giugno 2020), dopo un primo periodo di validità limitato al 2020, sono state per gli stessi motivi prorogate fino al 31.12.2021.
Si riportano qui di seguito i dati relativi alle moratorie legate al Covid (EBA compliant e non) e ai finanziamenti coperti da garanzia dello Stato concessi fino al 31 dicembre 20211.
MORATORIE CONCESSE AL 31/12/2021 |
Numero dei finanziamenti* |
Importo** |
In bonis** (in milioni di Euro) |
Deteriorate** (in milioni di Euro) |
% importo deteriorato |
---|---|---|---|---|---|
Totale moratorie concesse | 125.476 | 13.314 | 12.527 | 786 | 6% |
PER FONTE DI RIFERIMENTO: |
|||||
Moratorie EBA compliant |
83.872 | 9.814 | 9.438 | 377 | 4% |
Altre moratorie Covid related |
35.833 | 2.904 | 2.817 | 87 | 3% |
Moratorie oggetto di misure di concessione | 5.771 | 596 | 273 | 323 | 54% |
PER STATO DELLE MORATORIE: |
|||||
In essere (piano di rimborso sospeso) |
4.091 | 620 | 577 | 42 | - |
di cui: Famiglie |
1.406 | 114 | 103 | 10 | - |
di cui: Società non finanziarie |
2.619 | 499 | 467 | 32 | - |
Scadute (piano di rimborso riattivato) |
121.385 | 12.694 | 11.950 | 744 | - |
di cui: Famiglie | 52.894 | 4.346 | 4.095 | 251 | - |
di cui: Società non finanziarie | 59.323 | 8.223 | 7.732 | 491 | - |
* Il dato è riferito a singole posizioni.
**Importo lordo.
I dati esposti nella prima parte della tabella sopra riportata si riferiscono a tutte le richieste di sospensione del pagamento delle rate di mutuo presentate e accettate dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino al 31 dicembre 2021.
Le moratorie concesse in prima istanza come EBA Compliant e che alla scadenza sono prorogate, non essendo più classificabili come EBA Compliant confluiscono tra le “Altre moratorie Covid related”; e come tali continuano a essere classificate anche in seguito alla riattivazione del piano di rimborso (quindi alla scadenza della proroga/moratoria). Come mostrato in tabella, al 31 dicembre 2021 le “Altre moratorie Covid related” sono state concesse su un totale di n. 35.833 rapporti con un controvalore pari a 2,9 miliardi di Euro, di cui 2,4 miliardi hanno già un piano di rimborso riattivato.
In generale, al 31 dicembre 2021 la parte preponderante dei rapporti in moratoria ha concluso il periodo di fruizione del beneficio, con conseguente riavvio dei piani di ammortamento ordinari.
Il dato consolidato può quindi considerarsi un segnale molto confortante, che allenta i timori su un possibile cliff effect e conferma una positiva connessione tra il miglioramento del quadro sanitario ed un ritorno al normale rispetto degli obblighi di rimborso dei finanziamenti, senza che la fine delle agevolazioni si riverberi in un generale deterioramento della qualità del credito.
FINANZIAMENTI CONCESSI CON GARANZIA DELLO STATO AL |
Numero di finanziamenti* |
Importo** |
---|---|---|
Totale finanziamenti concessi |
71.326 | 5.395 |
Per tipo di cliente |
||
di cui: Famiglie |
30.939 | 789 |
di cui: Società non finanziarie |
40.145 | 4.596 |
Per durata residua: |
||
Inferiore/uguale a 12 mesi | 268 | 26 |
Superiore a 12 mesi | 71.058 | 5.369 |
La possibilità di ottenere finanziamenti con garanzia pubblica attraverso una procedura di selezione semplificata (la garanzia, infatti, viene rilasciata senza alcuna preventiva selezione basata sul rating MCC del richiedente) prosegue in forza della deroga ai normali vincoli sugli aiuti di Stato introdotta dal Temporary Framework, la cui validità è stata prorogata fino al 30 giugno 2022. Prosegue quindi la crescita dei finanziamenti concessi sulla base del D.L. 23/2020, seppure seguendo una curva molto più piatta rispetto al 2020. Le nuove richieste sono sempre meno riconducibili a effettive condizioni di difficoltà delle aziende, che in questa fase ricorrono alla finanza garantita per un riscadenzamento a medio/lungo termine del debito e non per supplire ad impellenti carenze di liquidità.
1 Fonte dati: Segnalazione EBA - COVID19 al 31 dicembre 2021 relativa alle moratorie legislative e non legislative su finanziamenti.
Il 2021 ha visto prolungarsi gli effetti dell’emergenza sanitaria in corso che ha generato impatti rilevanti sotto il profilo sanitario, sul tessuto sociale, economico e finanziario di vaste aree del mondo.
Le misure delle Autorità europee unitamente agli interventi governativi (in particolare i Decreti c.d. “Cura Italia”, “Liquidità” e “Rilancio”) stanno contribuendo a contenere gli effetti recessivi e la massiccia campagna vaccinale consente di guardare con maggiore positività al 2022. Nonostante ciò, l’intero settore bancario dovrà continuare a valutare con estrema attenzione l’evoluzione della situazione, a maggior ragione in un contesto condizionato dall’incremento dei costi delle materie prime e dell’energia.
Il 2021 ha visto prolungarsi gli effetti dell’emergenza sanitaria in corso che ha generato impatti rilevanti sotto il profilo sanitario, sul tessuto sociale, economico e finanziario di vaste aree del mondo.
Le misure delle Autorità europee unitamente agli interventi governativi (in particolare i Decreti c.d. “Cura Italia”, “Liquidità” e “Rilancio”) stanno contribuendo a contenere gli effetti recessivi e la massiccia campagna vaccinale consente di guardare con maggiore positività al 2022. Nonostante ciò, l’intero settore bancario dovrà continuare a valutare con estrema attenzione l’evoluzione della situazione, a maggior ragione in un contesto condizionato dall’incremento dei costi delle materie prime e dell’energia.
Si dovrà mantenere un forte presidio sul tema della riduzione del credito deteriorato puntando a un continuo miglioramento della qualità degli attivi. Gli effetti della pandemia sui vari settori economici non sono ancora pienamente apprezzabili, l’attenzione sul fronte della gestione del rischio di credito dovrà pertanto rimanere elevata.
La stabilità dei mercati finanziari nel 2021 ha consentito una crescita degli investimenti finanziari delle famiglie così che gli investimenti di liquidità in strumenti di gestione del risparmio hanno continuato a dare supporto ai ricavi. Il clima di perdurante incertezza ha certamente influito su questa dinamica.
Una delle novità emerse sul fronte macroeconomico nella seconda parte del 2021 è il tema inflazione. Dopo un prolungato periodo di sostanziale assenza di pressioni sui prezzi, negli ultimi mesi si è assistito ad un rapido incremento degli stessi. La dinamica sembrava inizialmente temporanea e collegata al prezzo di materie prime ed energia. Negli ultimi mesi il fenomeno si è dimostrato più strutturale e questo potrebbe portare già nei prossimi mesi ad una revisione delle aspettative sui tassi di interesse di mercato.
I tassi di interesse bancari attivi e passivi potrebbero quindi intraprendere una fase di normalizzazione al rialzo dopo molti anni di politiche ultraespansive da parte di tutte le principali banche centrali. Tempistiche e intensità di tale normalizzazione sono ad oggi ancora un elemento incerto.
Un minore contributo alla redditività potrebbe derivare dai servizi di pagamento e di gestione della liquidità, anche per effetto della maggior pressione competitiva derivante da operatori non bancari e del processo di trasformazione digitale. In un quadro di debolezza dell’attività bancaria tradizionale, il miglioramento dell’efficienza operativa, la riduzione dei costi e nuove strategie di business si confermano le principali leve per il recupero della redditività del settore.
Nel contesto economico e sociale che si sta vivendo il Gruppo continua a indirizzare la propria attenzione da un lato a sostenere con forza il tessuto economico dei territori di riferimento, che si trovano ad affrontare una crisi mai vissuta in passato, e dall’altro a presidiare il complessivo profilo di rischio.
Proseguono le attività correlate alla strutturazione organizzativa e operativa del Gruppo considerando inoltre che il nuovo contesto operativo richiederà ulteriori investimenti in tecnologia e capitale umano.
Per quanto concerne la crisi militare in Ucraina attualmente in corso, Cassa Centrale Banca si è prontamente attivata al fine di intercettare tempestivamente i possibili impatti del conflitto e misurarne gli effetti sul Gruppo, anche rispetto alla clientela affidata maggiormente esposta.
In tale ottica, nonostante le notevoli incertezze di questa fase, risultano di particolare rilevanza gli scenari macroeconomici di riferimento, i cui aggiornamenti in continua evoluzione mostrano una rilevante crescita dei costi energetici e di approvvigionamento delle materie prime, cui potranno corrispondere, a mitigazione, eventuali misure di sostegno governative attualmente in fase di discussione.
La stessa durata del conflitto rappresenta ad oggi una variabile imprevedibile, ma allo stesso tempo fondamentale per determinare le ripercussioni sull’economia italiana e mondiale. Di conseguenza, una più chiara quantificazione degli impatti potrà essere possibile soltanto nel corso dell’esercizio 2022.
Per quanto riguarda invece le esposizioni dirette del Gruppo Cassa Centrale verso la Russia e verso soggetti residenti in Russia, si evidenzia che gli importi risultano alla data del 31.12.2021 di entità irrilevante.
Bilancio in sintesi 2021 Scarica il pdf
Comunicato Stampa Scarica il pdf
Relazione finanziaria annuale Esercizio 2021 Scarica il pdf
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