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Risultati economici
Conto economico riclassificato1
(Importi in milioni di Euro) | 31/12/2020 | 31/12/2019 | Variazione | Variazione % |
---|---|---|---|---|
Margine di interesse | 1.245 | 1.179 | 66 | 5,6% |
Commissioni nette | 657 | 644 | 13 | 2,0% |
Dividendi | 2 | 3 | (1) | (33,3%) |
Ricavi netti dell'attività di negoziazione | 359 | 177 | 182 | 102,8% |
Margine di intermediazione | 2.263 | 2.003 | 260 | 13,0% |
Rettifiche/riprese di valore nette | (616) | (313) | (303) | 96,8% |
Risultato della gestione finanziaria | 1.647 | 1.690 | (43) | (2,5%) |
Oneri di gestione* | (1.556) | (1.575) | 19 | (1,2%) |
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (56) | (20) | (36) | n.s. |
Altri proventi (oneri) | 235 | 222 | 13 | 5,9% |
Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili | - | (27) | 27 | (100,0%) |
Utile (Perdita) dalla cessione di investimenti e partecipazioni | - | (5) | 5 | (100,0%) |
Risultato corrente lordo | 270 | 285 | (15) | (5,3%) |
Imposte sul reddito | (25) | (60) | 35 | (58,3%) |
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi | - | (4) | 4 | (100,0%) |
Risultato netto di pertinenza della Capogruppo | 245 | 221 | 24 | 10,9% |
1 Al fine di fornire una migliore rappresentazione gestionale dei risultati, i dati economici riclassificati differiscono dagli schemi di Bilancio previsti ai sensi della Circolare Banca d’Italia 262 del 2005, 6° aggiornamento.
Aggregati patrimoniali
Stato patrimoniale riclassificato1
(Importi in milioni di Euro) | 31/12/2020 | 31/12/2019 | Variazione | Variazione % |
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ATTIVO | ||||
Cassa e disponibilità liquide | 614 | 555 | 59 | 10,6% |
Esposizioni verso banche | 2.671 | 1.166 | 1.505 | 129,1% |
Esposizioni verso clientela | 43.633 | 41.230 | 2.403 | 5,8% |
- di cui al fair value | 288 | 286 | 2 | 0,7% |
Attività finanziarie | 36.813 | 26.689 | 10.124 | 37,9% |
Partecipazioni | 75 | 89 | (14) | (15,7%) |
Attività materiali e immateriali | 1.352 | 1.353 | (1) | (0,1%) |
Attività fiscali | 849 | 872 | (23) | (2,6%) |
Altre voci dell'attivo | 790 | 851 | (61) | (7,2%) |
Totale attivo | 86.797 | 72.805 | 13.992 | 19,2% |
PASSIVO | ||||
Debiti verso banche | 17.438 | 7.474 | 9.964 | 133,3% |
Raccolta diretta | 60.435 | 56.669 | 3.766 | 6,6 % |
- Debiti verso la clientela | 55.447 | 50.055 | 5.392 | 10,8% |
- Titoli in circolazione | 4.988 | 6.614 | (1.626) | (24,6%) |
Altre passività finanziarie | 81 | 101 | (20) | (19,8%) |
Fondi (Rischi, oneri e personale) | 469 | 386 | 83 | 21,5% |
Passività fiscali | 81 | 80 | 1 | 1,3% |
Altre voci del passivo | 1.572 | 1.611 | (39) | (2,4%) |
Totale passività | 80.076 | 66.321 | 13.755 | 20,7% |
Patrimonio di pertinenza di terzi | 1 | 4 | (3) | (75,0%) |
Patrimonio netto del gruppo | 6.721 | 6.480 | 241 | 3,7% |
Patrimonio netto consolidato | 6.722 | 6.484 | 238 | 3,7% |
Totale passivo e netto | 86.797 | 72.805 | 13.992 | 19,2% |
1Al fine di fornire una migliore rappresentazione gestionale dei risultati, i dati patrimoniali riclassificati differiscono dagli schemi di Bilancio previsti ai sensi della Circolare Banca d’Italia 262 del 2005, 6° aggiornamento.
Gruppo Bancario Cooperativo
Le Banche affiliate rappresentano il core business del Gruppo attraverso la gestione dell’attività bancaria sul territorio
Sintesi al 31 dicembre 2020
Il Gruppo industriale, comprensivo della Capogruppo e delle società che offrono servizi alle Banche affiliate in ambito finanza, credito, assicurativo, ICT, NPLs e gestione del risparmio
Sintesi al 31 dicembre 2020
Banche affiliate
Le Banche affiliate rappresentano la parte più rilevante dell’attivo consolidato del Gruppo Bancario Cooperativo e il punto di forza dello sviluppo attuale e futuro del Gruppo stesso. Le Banche affiliate tradizionalmente operano al fine di favorire lo sviluppo delle comunità e dell’economia locale. Il principio di mutualità, che caratterizza il Credito Cooperativo, permette alle Banche di ricoprire un ruolo fondamentale nel panorama dell’industria bancaria nazionale e un punto di riferimento importante per le famiglie e le piccole e medie imprese (nel seguito anche “PMI”).
Il Piano Strategico del Gruppo punta allo sviluppo delle relazioni con le famiglie e le PMI valorizzando al meglio la rete territoriale e sfruttando le sinergie, l’ampliamento dell’offerta commerciale e le economie di scala che derivano dall’appartenenza a un Gruppo di rilevanza nazionale.
In linea generale, la struttura delle Banche di Credito Cooperativo riflette la natura di banche territoriali, caratterizzate da un’elevata raccolta dalla clientela derivante dallo storico legame con il territorio di appartenenza, da una prevalenza di impieghi a controparti rappresentate da famiglie e piccole società, da un rapporto impieghi su depositi contenuto che, sotto il profilo della liquidità, riflette la solidità strutturale del Gruppo e dall’investimento dell’eccesso di liquidità soprattutto in titoli di Stato.
Di seguito viene fornita una rappresentazione sintetica delle principali grandezze economiche e finanziarie aggregate delle Banche affiliate, con focus sulle singole aree territoriali in cui il Gruppo opera.
(Importi in milioni di Euro)
31/12/2020 | ||||||
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Impieghi verso la clientela | Trentino-Alto Adige | Nord Est | Nord Ovest | Centro | Sud e Isole | Totale |
Crediti clientela lordi | 10.448 | 9.780 | 9.923 | 10.045 | 4.529 | 44.725 |
- di cui performing | 9.597 | 9.186 | 9.213 | 9.306 | 4.188 | 41.490 |
- di cui non performing | 851 | 595 | 711 | 739 | 341 | 3.236 |
Rettifiche di valore | 632 | 504 | 542 | 540 | 255 | 2.474 |
Crediti clientela netti | 9.816 | 9.276 | 9.382 | 9.505 | 4.274 | 42.252 |
Il totale dei crediti lordi delle Banche affiliate ammonta, al 31 dicembre 2020, a 44,7 miliardi di Euro in forte crescita rispetto a fine 2019 (+5,1%). La marcata dinamica evolutiva degli impieghi verso la clientela risulta condizionata, almeno in parte, dalle misure straordinarie, governative e locali, a sostegno di un contesto economico fortemente impattato dall’emergenza sanitaria Covid-19. La crescita registrata nel 2020, pur condizionata da fattori non ricorrenti, conferma e rafforza il trend evolutivo in corso sin dalla costituzione del Gruppo Cassa Centrale.
L’analisi territoriale del credito erogato conferma come l’operatività delle Banche affiliate sia prevalentemente concentrata nell’area Nord del territorio nazionale, in linea con l’articolazione territoriale degli sportelli del Gruppo Cassa Centrale. Scendendo nel dettaglio delle diverse Aree territoriali in cui è articolato il Gruppo Cassa Centrale si evidenzia un’allocazione omogenea su 4 delle 5 aree, fatta eccezione per l’area Sud e Isole che, pur contando un numero consistente di Banche affiliate, evidenzia una minor incidenza sui crediti complessivi erogati quale conseguenza di una dimensione mediamente ridotta delle banche presenti in tale territorio.
Nel corso del 2020 la crescita del credito performing delle Banche affiliate risulta complessivamente pari a 3 miliardi (+7,8% rispetto a dicembre 2019), con una marcata crescita in tutte le aree territoriali secondo un range che varia dal +5% dell’area Trentino A.A. al +17% dell’area Sud e Isole.
A livello di controparte, si conferma l’importante esposizione del credito complessivo erogato dalle Banche affiliate verso le famiglie e le piccole e medie imprese locali, confermando il ruolo centrale delle Banche affiliate nel supportare la crescita del territorio e il sostegno a un contesto economico fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria Covid-19.
In linea con la strategia del Gruppo Cassa Centrale, è proseguita anche nel 2020 la gestione attiva del credito deteriorato, che ha consentito un’ulteriore marcata riduzione delle masse non performing su base annua (-20%) con particolare attenzione alla gestione delle sofferenze (in calo di 600 milioni). A livello complessivo, l’incidenza del credito deteriorato sul credito lordo alla clientela si attesta al 7,2%, riflettendo una dinamica territoriale che varia dal 6,1% dell’area Nord Est all’8,1% del Trentino-Alto Adige.
A conferma di una strategia del Gruppo Cassa Centrale particolarmente attenta alla gestione del rischio di credito, e in presenza di una contrazione dello stock complessivo di credito deteriorato, gli accantonamenti sui crediti non performing delle Banche affiliate risultano mediamente in crescita e si attestano al 64%. I livelli medi di copertura delle Banche affiliate si confermano tra i più elevati del sistema bancario nazionale.
(Importi in milioni di Euro)
31/12/2020 | ||||||
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Raccolta |
Trentino-Alto Adige | Nord Est | Nord Ovest | Centro | Sud e Isole | Totale |
Raccolta Complessiva |
21.160 | 18.069 | 19.927 | 17.340 | 7.436 | 83.932 |
Raccolta diretta | 14.347 | 12.474 | 13.467 | 12.263 | 6.661 | 59.212 |
Raccolta indiretta* | 6.813 | 5.595 | 6.460 | 5.077 | 775 | 24.720 |
- di cui Amministrata | 1.906 | 1.480 | 2.545 | 1.569 | 428 | 7.928 |
- di cui Gestita | 4.907 | 4.115 | 3.915 | 3.508 | 347 | 16.792 |
* La raccolta indiretta è espressa a valori di mercato
La raccolta complessiva delle Banche affiliate risulta pari a 83,9 miliardi (+6,4 miliardi rispetto a dicembre 2019) confermando l’importante capacità delle Banche affiliate di attrarre clienti depositanti.
La raccolta diretta si attesta a 59,2 miliardi, in crescita di 4,7 miliardi rispetto a fine 2019 (pari a +8,6%), dato che riflette almeno in parte la crescente quota di risparmio detenuta dalle famiglie come conseguenza dell’incertezza economica legata all’emergenza sanitaria.
La distribuzione della raccolta diretta tra le aree territoriali rispetta proporzionalmente la dinamica descritta in precedenza per le masse di credito, evidenziando sull’esercizio 2020 una crescita generalizzata in tutte le aree territoriali con una dinamica più marcata nelle aree Sud e Isole (+16%) e Nord Est (+10%).
Le diverse aree territoriali evidenziano nel rapporto fra impieghi e raccolta uno strutturale avanzo di risorse che determinano un elevato grado di liquidità delle Banche affiliate e del Gruppo Cassa Centrale. L’approccio prudente all’investimento delle risorse raccolte dai depositanti caratterizza storicamente l’operatività delle BCC-CR-RAIKA.
La raccolta indiretta complessiva delle Banche affiliate si attesta a 24,7 miliardi1, in crescita di 1,7 miliardi rispetto a dicembre 2019. L’incidenza della raccolta indiretta sulla raccolta complessiva si conferma al 29%, in linea con il dato 2019, a prova della crescente capacità di spostare raccolta sull’indiretta secondo le linee guida del Gruppo Cassa Centrale, pur in un contesto di forte prudenza della clientela depositante. A livello di Banche affiliate, l’incidenza della raccolta indiretta sulla raccolta complessiva risulta omogenea tra le diverse aree territoriali, fatta eccezione per l’area Sud e Isole, dove tale rapporto non va oltre il 10%.
Analizzando la composizione della raccolta indiretta si conferma la crescita, in termini assoluti e relativi, dell’incidenza dei prodotti di raccolta gestita e assicurativa che sale fino al 68% della raccolta indiretta complessiva.
La dinamica della raccolta indiretta della Banche affiliate vede una crescita sia del comparto bancassurance (+20% rispetto a dicembre 2019) che del comparto Gestioni Patrimoniali e Fondi (+10%), a fronte di una parziale contrazione dalla raccolta amministrata che si attesta in calo a 7,9 miliardi (-6% rispetto a fine 2019). La raccolta indiretta amministrata ha visto tuttavia una parziale migrazione di alcune posizioni dalle Banche affiliate alla Capogruppo.
La forte spinta della raccolta gestita realizzata nel 2020 si inserisce negli importanti margini di crescita a disposizione delle Banche affiliate rispetto al resto dell’industria bancaria avendo storicamente privilegiato il collocamento di prodotti di raccolta diretta. La crescita è stata guidata e accompagnata da importanti investimenti nella formazione specialistica del personale delle Banche affiliate al fine di aumentare la capacità di offrire a soci e clienti un supporto consulenziale di livello elevato. Questi investimenti, supportati dall’attenta ricerca da parte delle società del Gruppo Industriale di prodotti adatti a soci e clienti delle BCC-CR-RAIKA, sta consentendo di colmare progressivamente il gap nei confronti del sistema, mantenendo alta l’attenzione alla qualità del servizio complessivamente offerto al cliente risparmiatore.
(Importi in milioni di Euro)
31/12/2020 | ||||||
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Margini e commissioni |
Trentino-Alto Adige | Nord Est | Nord Ovest | Centro | Sud e Isole | Totale |
Margine di interesse | 283 | 249 | 234 | 271 | 156 | 1.193 |
Commissioni nette | 114 | 126 | 133 | 129 | 56 | 557 |
Margine di intermediazione | 471 | 438 | 489 | 459 | 252 | 2.109 |
Il contributo economico derivante dal margine di interesse si attesta complessivamente, per le Banche affiliate, a 1.193 milioni, pari al 57% del margine di intermediazione. Pur in un contesto caratterizzato da tassi di interesse ai minimi storici ed elevata pressione commerciale, il margine di interesse risulta in crescita rispetto al 2019 (+5,1%), grazie ai crescenti volumi di intermediazione creditizia e alla crescita del portafoglio titoli di proprietà quale effetto della nuova strategia di Gruppo che ha visto un crescente ricorso alle operazioni di rifinanziamento BCE.
Il contributo del margine di interesse alla redditività complessiva si conferma quindi elevato, in linea con l’operatività bancaria prevalentemente tradizionale che caratterizza le Banche affiliate e quindi il Gruppo nel suo complesso. La fonte principale di reddito rimane la tipica attività di raccolta di risparmio e impiego creditizio fatta sui territori di insediamento delle Banche affiliate.
Le commissioni nette delle Banche affiliate ammontano complessivamente a 557 milioni, in crescita del 2% rispetto a dicembre 2019 pur in un contesto fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria in corso che ha impattato negativamente soprattutto nei mesi del lockdown.
Il margine commissionale delle Banche affiliate evidenzia una contribuzione media al margine di intermediazione in area 26%, con un’incidenza territoriale che scende dal 29% del Nord Est al 22% del Sud e Isole, in linea anche con i minori volumi di raccolta indiretta collocati su tale area territoriale.
Dall’analisi dei ricavi primari delle Banche affiliate risulta sempre più decisiva la capacità di proporre a soci e clienti servizi in grado di completare l’offerta commerciale e di aumentare la marginalità. Questo percorso di sviluppo è condotto mantenendo una forte attenzione alla tutela dei soci e dei clienti e nel rispetto dei principi cooperativistici che sono alla base dell’operatività delle Banche affiliate.
La crescita del margine di intermediazione sul 2020 (+15,1% rispetto a fine 2019) riflette l’importante contributo derivante dall’attività di negoziazione del portafoglio titoli di proprietà delle Banche affiliate.
1 La raccolta indiretta è espressa a valori di mercato.
Gruppo industriale
Il Gruppo Industriale è rappresentato dalla Capogruppo e dalle società controllate e collegate che operano in diversi ambiti di attività, ossia:
- servizi ICT e back office, con la controllata Allitude S.p.A. (nel seguito anche “Allitude”). Con decorrenza 1° luglio 2020 si è perfezionato l’ultimo passaggio della razionalizzazione dell’offerta nell’ambito ICT e back office con la fusione in Allitude di Cesve S.p.A. e Bologna Servizi Bancari S.r.l. (nel seguito anche “CESVE” e “BSB”);
- servizi di leasing, con la controllata Claris Leasing S.p.A. (nel seguito anche “Claris Leasing” o “Claris”);
- servizi assicurativi, con le controllate Assicura Agenzia S.r.l. e Assicura Broker S.r.l. (nel seguito anche “Assicura Agenzia” e “Assicura Broker”);
- servizi di gestione collettiva del risparmio, con la controllata Nord Est Asset Management S.A. (nel seguito anche “NEAM”);
- altri servizi accessori, con le controllate Centrale Credit Solutions S.r.l., Centrale Soluzioni Immobiliari S.r.l., Centrale Casa S.r.l., Claris Rent S.p.a. e la collegata Centrale Trading S.r.l.
Di seguito vengono evidenziati i principali aggregati economici e patrimoniali riferiti al Gruppo Industriale al 31 dicembre 2020.
(Importi in milioni di Euro)
Impieghi verso la clientela* |
31/12/2020 | 31/12/2019 | Variazione | Variazione % |
---|---|---|---|---|
Crediti clientela lordi | 1.479 | 1.294 | 185 | 14,3% |
- di cui performing | 1.378 | 1.169 | 209 | 17,9% |
- di cui non performing | 101 | 125 | (24) | (19,2%) |
Rettifiche di valore | 98 | 97 | 1 | 0,0% |
Crediti clientela netti | 1.381 | 1.197 | 184 | 15,3% |
* Dati gestionali che includono tutte le elisioni infragruppo.
Riguardo al Gruppo Industriale, gli impieghi erogati verso clientela fanno riferimento, principalmente, alle attività di intermediazione poste in essere della Capogruppo e dalla Società controllata Claris Leasing.
Il contributo del Gruppo Industriale ai risultati del Gruppo Cassa Centrale, in termini di crediti lordi, ammonta complessivamente a 1,5 miliardi, al netto di 0,6 miliardi riferiti all’operatività intercompany tra le diverse entità del Gruppo Cassa Centrale, dinamica in crescita rispetto alle evidenze di fine 2019 (+14,3%).
Rispetto alla fine dell’esercizio precedente si evidenzia una crescita dei crediti performing pari a 209 milioni (+17,9%), con un volume complessivo che si attesta in area 1,4 miliardi, principalmente in conseguenza della crescita del portafoglio crediti della Capogruppo. Prosegue il trend di contrazione del portafoglio crediti deteriorati che, grazie a un’attenta e prudente gestione, si riduce di complessivi 24 milioni (-19,2%).
Gli accantonamenti sugli impieghi complessivi lordi alla clientela ammontano a 98 milioni, garantendo sulle posizioni deteriorate un elevato coverage medio che si attesta in area 74%.
(Importi in milioni di Euro)
Raccolta* |
31/12/2020 | 31/12/2019 | Variazione | Variazione % |
---|---|---|---|---|
Raccolta Complessiva |
7.802 | 6.776 | 954 | 14,1% |
Raccolta diretta | 1.219 | 2.152 | (933) | (43,4%) |
Raccolta indiretta** | 6.583 | 4.623 | 1.960 | 42,4% |
- di cui Amministrata | 4.165 | 2.757 | 1.408 | 51,1% |
- di cui Gestita | 2.418 | 1.866 | 552 | 29,6% |
* Dati gestionali che includono tutte le elisioni infragruppo.
** La raccolta raccolta indiretta è espressa a valori di mercato; al 31/12/2020 i prodotti finanziari ETF sono inclusi nel comparto amministrato e i dati al 31/12/2019 sono riesposti a perimetro omogeneo.
La raccolta complessiva del Gruppo Industriale si attesta complessivamente a 7,8 miliardi ed è attribuibile principalmente all’operatività della Capogruppo. La raccolta totale si compone di 1,2 miliardi di raccolta diretta, grandezza che risulta in contrazione rispetto a fine 2019 come conseguenza di minori operazioni di funding, sul fine 2020, verso la controparte Cassa di Compensazione e Garanzia.
La raccolta indiretta1 si attesta a 6,6 miliardi, in crescita di circa 2 miliardi rispetto a fine 2019. La componente del risparmio gestito e assicurativo rappresenta il 37% della raccolta indiretta complessiva con una operatività riconducibile prevalentemente ai prodotti legati alle gestioni patrimoniali. La raccolta indiretta amministrata si attesta a 4,2 miliardi e rappresenta il 63% dei volumi complessivi con un’operatività rivolta principalmente al mercato obbligazionario (69% della raccolta amministrata). La crescita della raccolta amministrata, rispetto al 2019, è in parte riconducibile all’accentramento su Capogruppo di alcune posizioni delle Banche affiliate.
(Importi in milioni di Euro)
MARGINI E COMMISSIONI* |
31/12/2020 | 31/12/2019 | Variazione | Variazione % |
---|---|---|---|---|
Margine di interesse |
52 | 43 | 9 | 21,5% |
Commissioni nette | 100 | 97 | 3 | 3,1% |
Margine di intermediazione | 154 | 169 | (15) | (8,8%) |
* Dati gestionali che includono tutte le elisioni infragruppo e le residuali risultanze economiche delle entità consolidate integralmente diverse dall’accordo di coesione.
La composizione dei ricavi evidenzia la natura del Gruppo Industriale, con un orientamento prevalente alla prestazione di servizi. Le Commissioni nette, infatti, ammontano complessivamente a 100 milioni con un’incidenza pari al 65% nella composizione del margine di intermediazione, mentre il margine di interesse si attesta a 52 milioni.
Rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, si evidenzia la crescita del margine di interesse per complessivi 9 milioni, mentre il margine da servizi risulta sostanzialmente stabile (+3,1%). Complessivamente, il margine di intermediazione evidenzia una contrazione per effetto del minor contributo derivante dall’attività di negoziazione/valutazione del portafoglio titoli di proprietà della Capogruppo e delle maggiori elisioni riferite all’operatività intercompany tra le diverse entità del Gruppo Cassa Centrale.
1 La raccolta indiretta rappresentata si riferisce alla componente collocata da Cassa Centrale Banca direttamente alla clientela e non include invece la componente collocata attraverso Banche.
La grave crisi indotta dalla pandemia Covid-19, scoppiata a partire dai primi mesi del 2020, ha avuto impatti significativi su tutto il sistema bancario. I decreti-legge c.d. “Cura Italia”, “Liquidità” e “Rilancio”, posti in essere dal Governo per fronteggiare l’emergenza economica e finanziaria conseguente, hanno coinvolto in modo significativo anche il sistema bancario che è diventato uno degli attori fondamentali nell’implementazione delle azioni a sostegno del territorio, delle famiglie e delle imprese. Questo ha avuto riflessi rilevanti con riferimento all’operatività e ai processi che le Banche, e quindi anche il Gruppo Bancario Cooperativo, hanno dovuto approntare in condizioni di emergenza e urgenza.
Di seguito sono illustrate le principali attività realizzate dal Gruppo Bancario Cooperativo nell’ambito della reazione alla fase pandemica che si è andata delineando a partire dalla fine del mese di febbraio 2020.
Continuità operativa, sicurezza e comunicazione interna ed esterna
L’emergenza sanitaria e le conseguenti misure restrittive decise dal Governo a tutela della salute pubblica hanno avuto un impatto rilevante sulla gestione del Gruppo Bancario Cooperativo. La Capogruppo, attraverso la costituzione di un nucleo operativo di gestione emergenza, ha sin da subito attivato misure di contenimento del rischio di contagio, identificando specifiche procedure per garantire la continuità operativa dei processi critici e la salvaguardia e la tutela della salute di lavoratori, clienti e fornitori, prevedendo meccanismi di indirizzo e coordinamento per il Gruppo.
Al fine di assicurare interventi e misure omogenee e coordinate a livello di Gruppo, Cassa Centrale Banca ha trasmesso indirizzi, linee guida, comunicazioni e circolari sia informative sia dispositive alle Banche e Società del Gruppo, nel rispetto dei vincoli e dei provvedimenti governativi via via emanati. Sono stati previsti flussi informativi periodici e costanti verso gli organi societari, mantenendo anche un confronto con il CODISE, organismo interno a Banca d’Italia dedicato alla gestione dell’emergenza, e con il Gruppo di Vigilanza Congiunto (GVC). A partire dall’inizio dello stato di emergenza, Cassa Centrale Banca ha previsto numerose iniziative in attuazione dei DPCM governativi e dei protocolli condivisi con le parti sociali. Le principali misure hanno riguardato:
- informazione capillare sull’emergenza Covid-19, sui rischi e sulle misure di prevenzione mediante emissione di circolari ai dipendenti, infografiche e locandine presso i luoghi di lavoro;
- disposizioni attuative sulla mitigazione del rischio con informativa a tutti i dipendenti;
- predisposizione di appropriato Documento di Valutazione del Rischio Biologico relativo a Covid-19;
- attivazione massiva di modalità lavorativa in smart working dei lavoratori, con opportune informative sui rischi del lavoro agile e sulla sicurezza in termini di rischio informatico (per maggiori dettagli si rimanda al capitolo “Risorse umane”);
- regolamentazione degli ingressi in azienda per lavoratori e personale esterno, degli accessi alle zone comuni aziendali, adozione di protocolli specifici di igienizzazione e sanificazione aziendale, distribuzione di mascherine certificate come dispositivi di protezione individuale e di gel disinfettante;
- regolamentazione delle modalità di apertura delle filiali e relativo accesso da parte della Clientela prevedendo il ricorso all’appuntamento per lo svolgimento di operazioni che non possano essere svolte da remoto e che presentano carattere di urgenza, in coerenza con i provvedimenti governativi;
- interlocuzione con il medico competente aziendale per la continuità della sorveglianza sanitaria e l’individuazione di soggetti fragili da tenere in particolare osservazione, prevedendo inoltre una copertura assicurativa dedicata per i dipendenti;
- costituzione in azienda, con la Rappresentanza Sindacale Aziendale (nel seguito anche “RSA”) e i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (nel seguito anche “RLS”), di un comitato per l’applicazione e la verifica dei protocolli di regolamentazione;
- predisposizione di un Regolamento aziendale specifico per le modalità di rientro dei lavoratori, con particolare attenzione sulle misure relative al distanziamento fisico negli uffici e al monitoraggio numerico del personale in rientro dallo smart working in base a parametri prefissati. Tale regolamentazione è stata costantemente adattata e aggiornata in coerenza con i provvedimenti governativi via via emanati e con il contesto esterno riferito al livello di diffusione del virus.
Inoltre con l’obiettivo di assicurare i servizi forniti dalle filiali che dovevano essere comunque accessibili da parte della clientela nel rispetto dei provvedimenti governativi, che hanno condizionato in alcuni casi anche la modalità di gestione della relazione non sempre esprimibile attraverso la tradizionale presenza fisica, è stata sviluppata una soluzione per consentire alle Banche del Gruppo di far sottoscrivere a distanza il prodotto Inbank alla clientela retail già in essere, in coerenza con i vincoli e le relative previsioni normative. Tale intervento rappresenta il primo servizio totalmente dematerializzato e digitalizzato per la vendita a distanza offerto dal Gruppo Cassa Centrale, attraverso l’impiego dello strumento di firma digitale sia lato banca sia lato cliente e l’identificazione del cliente mediante video riconoscimento.
Nella fase iniziale dell’epidemia Covid-19, la Direzione Operations della Capogruppo ha definito le forniture necessarie per sopperire alle difficoltà riscontrate dalle Banche nell’approvvigionamento di prodotti e materiali necessari per la protezione di dipendenti e clienti e per la disinfezione.
Inoltre, a seguito del protrarsi dell’emergenza Covid-19 e con l’obiettivo primario di tutelare la salute del personale, la Direzione Operations, di concerto con Allitude, ha ritenuto opportuno rivedere il calendario di migrazione delle Banche che utilizzano il sistema informativo Gesbank, definendo un nuovo modello di migrazione del sistema informativo basato su un presidio minimo in loco per rispondere all’emergenza sanitaria in corso e alle limitazioni da questa dettate in termini di mobilità e prossimità consentita tra le persone. Tale modalità operativa definita ha consentito il regolare svolgimento delle attività e il completamento delle migrazioni pianificate nel corso del 2020.
In continuità con le azioni di controllo e protezione legate alla diffusione dell’epidemia Covid-19, Cassa Centrale Banca ha ritenuto opportuno effettuare anche una verifica del proprio piano di prevenzione attraverso un processo volontario e indipendente di assessment, incaricando a tale scopo Bureau Veritas, azienda leader di rilevanza mondiale nella valutazione e analisi dei rischi legati alla qualità, all’ambiente, alla salute, alla sicurezza e alla responsabilità sociale.
Con questa iniziativa, intrapresa a titolo volontario, Cassa Centrale Banca si è quindi sottoposta a una verifica esterna, dimostrando di aver attutato i protocolli di sicurezza e prevenzione del contagio tramite un’adeguata regolamentazione e la definizione di specifiche procedure per la salvaguardia e la tutela della salute di lavoratori, clienti, fornitori e di tutti coloro che interagiscono negli ambienti dell’organizzazione.
A seguito delle verifiche Cassa Centrale Banca ha ottenuto la certificazione “Safe Guard”, dimostrando di aver gestito i rischi specifici legati all’emergenza Covid-19 in conformità alle disposizioni normative emanate dalle Autorità.
Iniziative a favore di imprese, famiglie e territorio
Nel difficile contesto dell’emergenza Covid-19, se per un verso le severe misure di contenimento adottate sono risultate efficaci nel rallentare la diffusione del contagio, per l’altro hanno causato uno shock di natura reale nell’economia del Paese che ha investito contemporaneamente l’offerta e la domanda di beni e servizi. Chiusura di attività, interruzione dei canali di approvvigionamento di materie prime o di beni intermedi, caduta dei consumi, riduzione dei redditi, rinvio dei piani di investimento e calo delle esportazioni sono solo alcuni dei sintomi manifestati dalla recessione in atto. Il nostro Paese è stato tra i primi a essere colpito dell’epidemia, ma il contagio si è velocemente e progressivamente esteso a molti altri Paesi con ricadute negative sulle attività produttive, sui consumi e sulla domanda su scala globale.
Per contrastare gli effetti negativi della crisi, le Banche Centrali sono intervenute ripetutamente con misure straordinarie di sostegno alla domanda e immettendo dosi massicce di liquidità nel sistema economico. Parallelamente, molti governi hanno approvato pacchetti di stimolo fiscale per sostenere i redditi delle famiglie e delle imprese e il credito all’economia, con significative ripercussioni sui conti pubblici. La consapevolezza che gli impatti avrebbero interessato tutti i Paesi aderenti ha fatto emergere nell’Unione Europea la necessità di attivare strumenti comunitari di supporto alle politiche nazionali di bilancio. L’accordo raggiunto il 9 aprile 2020 in seno all’Eurogruppo prevede lo stanzaiamento di risorse per 540 miliardi di Euro per fronteggiare l’emergenza sanitaria, sostenere l’occupazione e favorire i prestiti in favore delle imprese attraverso l’emissione di 200 miliardi di garanzie da parte della Banca Europea degli Investimenti (BEI).
Al fine di mitigare gli effetti dovuti alla chiusura delle attività economiche nel periodo di lockdown, anche il Governo italiano ha varato importanti provvedimenti legislativi (come in precedenza menzionato) e il Gruppo Cassa Centrale ha tempestivamente posto in essere tutte le azioni atte a favorire la concessione dei benefici previsti da tali provvedimenti alla propria clientela oltre ad aderire a convenzioni o accordi specifici fra cui l’Addendum all’Accordo per il credito 2019 promosso dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI).
I provvedimenti e gli accordi di supporto all’economia fondati su moratorie e nuovi finanziamenti garantiti dallo Stato sono stati inizialmente concepiti per una durata limitata al 2020, precisamente fino al 30.09.2020.
Se nel corso dell’estate, anche grazie alle aspettative sull’imminente avvio di piani vaccinali a livello nazionale ed europeo, l’emergenza sanitaria pareva orientata verso una progressiva attenuazione, nel corso dell’autunno si è assistito invece a una ripresa dei contagi con conseguente nuovo peggioramento dei dati sia sui ricoveri ospedalieri sia sulla percentuale dei decessi. Dal punto di vista economico questa riacutizzazione della pandemia non ha comportato periodi di interruzione integrale delle attività economiche, ma dei rallentamenti a geografia variabile, con misure restrittive applicate in maniera diversificata e alternata su base regionale.
In conseguenza di tali evoluzioni, i provvedimenti di sospensione dei pagamenti contenuti nel principale intervento legislativo di sostegno alle attività economiche (D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, convertito in Legge n. 27 del 24 aprile 2020) sono stati prorogati una prima volta fino al 31 gennaio 2021 ad opera del D.L. n. 104 del 14 agosto 2020, convertito in Legge n. 126 del 13 ottobre 2020, e poi fino al 30 giugno 2021 ad opera delle Legge di Bilancio 2021 (Legge n. 178 del 30 dicembre 2020).
Anche le misure volte ad assicurare nuova liquidità alle imprese mediante l’accesso a finanziamenti garantiti dallo Stato (D.L. n. 23 del 8 aprile 2020, convertito in Legge n. 40 del 5 giugno 2020) dopo un primo periodo di validità limitato al 2020 sono state per gli stessi motivi prorogate fino al 30/06/2021.
MORATORIE CONCESSE AL 31/12/2020 |
Quantità |
Importo |
---|---|---|
PER TIPO DI CLIENTE: |
||
Imprese |
61.554 |
9.339 |
Famiglie |
59.911 |
4.569 |
PER FONTE DI RIFERIMENTO: |
||
D.L. 18/2020 |
47.007 |
7.902 |
Accordi ABI |
1.561 |
345 |
Iniziative del Gruppo |
72.897 |
5.662 |
Totale moratorie |
121.465 |
13.908 |
In relazione al D.L. n. 18 del 17 marzo 2020 (c.d. Decreto “Cura Italia”), alla data del 31 dicembre 2020, il Gruppo ha concesso complessivamente n. 47.007 moratorie per un debito residuo oggetto di sospensiva pari a 7.902 milioni di Euro1.
Tutte le altre tipologie di moratoria, basate su accordi ABI o su iniziative di sostegno promosse dal Gruppo, contano alla medesima data di fine 2020 un totale di n. 74.458 rapporti beneficiari, per un debito residuo di 6.007 milioni di Euro.
Complessivamente, quindi, nel corso del 2020 il Gruppo Cassa Centrale ha concesso moratorie su n. 121.465 rapporti affidati, per un debito residuo interessato da sospensione pari a 13.908 milioni di Euro. Di questi, 9.339 milioni di Euro riguardano debiti contratti da imprese, mentre i restanti 4.569 milioni di Euro sono riferiti a mutui con le famiglie.
FINANZIAMENTI CONCESSI CON GARANZIA DELLO STATO AL |
Quantità |
Importo |
---|---|---|
GARANTE: |
||
Fondo di garanzia 100% |
46.743 |
1.178 |
Fondo di garanzia 80-90% |
9.519 |
2.133 |
SACE |
15 |
29 |
Totale finanziamenti |
56.277 |
3.340 |
Per quanto riguarda i nuovi finanziamenti garantiti dallo Stato in misura variabile, ma mediamente superiore all’80%, al 31 dicembre 2020 il Gruppo Cassa Centrale ha concesso mutui a microimprese, PMI e small cap per 3.311 milioni di Euro, dei quali 1.178 milioni di Euro riferibili a mutui entro i 30 mila Euro garantiti al 100% dal Fondo di Garanzia gestito da Microcredito Centrale. A queste nuove erogazioni vanno ad aggiungersi n. 15 operazioni agevolate di maggior importo e destinate a imprese di maggiori dimensioni, supportate dalla garanzia di SACE, per un importo ulteriore di 29 milioni di Euro.
Alle iniziative che hanno visto il coordinamento della Capogruppo, si sono affiancati finanziamenti specifici proposti da molte Banche affiliate, con plafond dedicati a condizioni agevolate, donazioni dirette, attività di raccolta fondi, e altre iniziative, generando una pluralità di interventi che rappresentano il contributo del Gruppo alle necessità che si sono manifestate nei territori.
Monitoraggio dei profili di rischio
Al fine di monitorare l’impatto della crisi Covid-19 sui profili di rischio del Gruppo, la Funzione Risk Management ha intrapreso iniziative volte a garantire un adeguato monitoraggio sia degli impatti derivanti dell’evoluzione dello scenario (in ottica attuale e prospettica), sia dell’evoluzione di tutti i rischi rilevanti per il Gruppo. In particolare, le principali iniziative adottate in tale ambito hanno riguardato:
- l’aggiornamento degli impatti dello scenario macroeconomico: con l’obiettivo di monitorare in maniera costante i possibili effetti della pandemia sul panorama macroeconomico e bancario, il Gruppo monitora periodicamente l’evoluzione degli scenari di riferimento, al fine di recepire e valutare gli effetti evolutivi del contesto economico-operativo conseguente allo scoppio dell’emergenza sanitaria da Covid-19. L’analisi dello scenario si concentra oltre che sulle tipiche variabili più significative (quali i tassi di cambio, il Pil nazionale e quelli di UEM e USA, lo spread BTP-BUND, il tasso di disoccupazione, la propensione al consumo e le variabili bancarie più rilevanti, come, ad esempio, gli impieghi e la raccolta a breve e a medio-lungo termine) anche sugli effetti della pandemia sulla qualità del credito mediante le previsioni con i tassi di decadimento dei principali settori economici. Gli esiti delle informazioni sopra descritte vengono riportate all’interno della reportistica integrata dei Rischi di Gruppo, in modo tale da sottoporre all’organo di amministrazione i dati relativi agli impatti sull’evoluzione degli scenari;
- il monitoraggio dei profili di rischio: congiuntamente al monitoraggio dell’evoluzione di scenario, il Gruppo monitora nel continuo l’evoluzione del profilo di rischio nel contesto della pandemia. Il monitoraggio avviene sia nell’ambito dell’ordinaria reportistica integrata dei rischi (con l’obiettivo di fornire una rappresentazione completa delle attività di monitoraggio svolte a livello consolidato e individuale), sia attraverso reportistica dedicata all’evoluzione del portafoglio creditizio (con focus particolari sulle moratorie Covid-19, e sugli esiti dei controlli “AQR” condotti da Capogruppo, e finalizzati alla valutazione complessiva dello stato del portafoglio creditizio).
1Tutti i dati citati relativi alle moratorie concesse sono tratti dalla rilevazione settimanale per Banca d’Italia riguardante l’attuazione delle misure governative a sostegno del credito e della liquidità di imprese e famiglie. Tali dati includono anche le misure previste dall’art. 56, c.2, lettera a) del D.L. 18/2020, applicabili alle aperture di credito a revoca e ai prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti.
L’esercizio 2020 è stato condizionato dall’emergenza sanitaria in corso che ha generato impatti rilevanti sotto il profilo sanitario, sul tessuto sociale, economico e finanziario di vaste aree del mondo.
Per effetto di tale epidemia, anche il settore bancario si trova a dover fronteggiare una situazione complicata dovendo gestire le ripercussioni derivanti dagli effetti attesi dello scenario recessivo. In questo contesto, le misure delle Autorità europee unitamente agli interventi governativi (in particolare i Decreti c.d. “Cura Italia”, “Liquidità” e “Rilancio”) stanno contribuendo a contenere gli effetti recessivi.
L’esercizio 2020 è stato condizionato dall’emergenza sanitaria in corso che ha generato impatti rilevanti sotto il profilo sanitario, sul tessuto sociale, economico e finanziario di vaste aree del mondo.
Per effetto di tale epidemia, anche il settore bancario si trova a dover fronteggiare una situazione complicata dovendo gestire le ripercussioni derivanti dagli effetti attesi dello scenario recessivo. In questo contesto, le misure delle Autorità europee unitamente agli interventi governativi (in particolare i Decreti c.d. “Cura Italia”, “Liquidità” e “Rilancio”) stanno contribuendo a contenere gli effetti recessivi.
Le strategie di riduzione del credito deteriorato volte a un progressivo miglioramento della qualità degli attivi rimarranno un’opzione perseguita dall’industria bancaria, ma dovranno necessariamente tener conto del mutato contesto economico e degli impatti che quest’ultimo potrà avere sulla profittabilità delle banche. I tassi di interesse bancari attivi e passivi sono attesi in riduzione portando all’erosione della marginalità primaria.
La volatilità dei mercati nella prima parte dell’anno non ha portato con sé una maggiore avversione al rischio delle famiglie così che gli investimenti di liquidità in strumenti di gestione del risparmio si sono mantenuti sui livelli abituali e continuano a dare supporto ai ricavi.
Un minore contributo alla redditività sta arrivando dai servizi di pagamento e di gestione della liquidità anche per effetto della maggior pressione competitiva, soprattutto di operatori non bancari, e del processo di trasformazione digitale. In un quadro di debolezza dell’attività bancaria tradizionale, il miglioramento dell’efficienza operativa, la riduzione dei costi e nuove strategie di business si confermano le principali leve per il recupero della redditività del settore.
L’attuale situazione di crisi sanitaria sta impattando anche sull’operatività del Gruppo Cassa Centrale, in considerazione del fatto che l’attività delle Banche affiliate è principalmente rivolta al credito tradizionale, nei confronti di famiglie e piccole e medie imprese dei territori di insediamento.
In questo nuovo contesto economico e sociale, il Gruppo continua a indirizzare la propria attenzione da un lato a sostenere con forza il tessuto economico dei territori di riferimento, che si trovano ad affrontare una crisi mai vissuta in passato, e dall’altro a presidiare il complessivo profilo di rischio.
Proseguono le attività correlate alla strutturazione organizzativa e operativa del Gruppo considerando inoltre che il nuovo contesto richiederà ulteriori investimenti in tecnologia e capitale umano.
Vista l’evoluzione repentina dello scenario esterno, derivante dall’emergenza in corso e le possibili ripercussioni economiche, il Gruppo sta monitorando il fenomeno al fine di individuare tempestivamente i potenziali impatti sui prossimi esercizi.
Bilancio in sintesi 2020 Scarica il pdf
Comunicato Stampa Scarica il pdf
Relazione finanziaria annuale Esercizio 2020 Scarica il pdf
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